A fronte della fioritura di storie delle città l’assenza di una “Storia di Parma” appariva del tutto ingiustificata: da un lato, per ricchezza della storia della città e dei territori assai ampi che ad essa hanno fatto sempre riferimento fin dalla fondazione nel 183 a.C. come colonia romana; dall’altro, per la ricchezza della documentazione d’ogni tipo che la riguarda e per la frequente connessione delle vicende parmensi con il cuore degli avvenimenti europei, provata da un’affermata tradizione di importanti ricerche non solo strettamente storiche svolte anche da studiosi stranieri. Queste sono dunque le motivazioni e i criteri ai quali si ispira la nuova opera di cui si presenta ora il volume introduttivo dedicato al tema dei “caratteri originali”. Una categoria della conoscenza storica, questa dei caratteri originali, non facile a declinarsi per un centro urbano di media dimensione, che mira e individuare gli elementi caratterizzanti e permanenti, strutturali e sotterranei e non sempre palesi delle formazioni sociali, che spesso agiscono sottopelle e in modo invisibile. Di qui la scelta di privilegiare certi temi – quali la natura, il dialetto, la città di corte, la tradizione alimentare – e di tralasciare altri, divenuti importanti nell’immaginario attuale ma che tuttavia a un’analisi rigorosa non presentano caratteri di “originalità”.