La morte è da considerarsi traguardo definitivo o si risolve in possibili sopravvivenze?

Di fronte alla progressiva e irreversibile decomposizione organica, che sembra portare all’annullamento definitivo della persona, è legittimo, e forse necessario, ipotizzare nuove modalità di vita per il dopo-morte. L’antropologia, altrimenti filosofia del nulla, diviene così filosofia dell’essere e della speranza, espressione dell’umano desiderio di una felicità senza fine.

La presente raccolta di saggi è l’epilogo del Convegno Interculturale (Parma, 27-29 maggio 2003), promosso dalle Università di Parma, Monaco e Navarra, che ha riunito alcuni dei maggiori esperti di storia, filosofia e religione, con l’intento di offrire un ampio resoconto delle risposte, che, nel corso dei secoli, dall’Oriente all’Occidente, si è tentato di dare a tale fondamentale e difficile questione. Formato 15x21 Pagine 198