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libri
IL LABIRINTO DI GHIACCIO
Quando il mistero avvince fino all'ultima pagina- Disponibile
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IL CAPITANO RYBNIKOV E ALTRI RACCONTI RUSSI
Uomini e donne che, attraverso la loro storia, turbano l’anima del lettore, la inquietano- Disponibile
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Una raccolta di aneddoti ed episodi partecipi di una oralità antica, quasi omerica- Disponibile
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La natura seducente di una città ritratta attraverso le sue donne- Esaurito
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LA QUARANTASETTESIMA
Uno dei più bei libri dedicati alla Resistenza
TOTO' IL BUONO
Una fiaba moderna, che contiene una visuale tutta moderna dell’uomo
- 978-88-8871-040-2
- Zavattini Cesare
- 2003
- 100
- Biblioteca Parmigiana del Novecento
- Esaurito
- € 4,90
A Bamba può capitare che la vedova Lolotta trovi sotto la foglia di un cavolo un bambino. Maraviglia delle meraviglie il piccolo Totò si accorge un giorno di avere un potere straordinario: fermare il sole mentre tramonta, far comparire due uova al tegamino per l’amico affamato…In questo “romanzo per ragazzi (che possono leggere anche i grandi)” Cesare Zavattini diverte con una fiaba moderna, che contiene oltre ai suoi elementi più classici e familiari (il bambino nato sotto un cavolo, la vecchietta amorevole, gli angeli custodi), una visuale tutta moderna dell’uomo. Attraverso l’incanto e la semplicità del linguaggio fiabesco Zavattini racconta, con un protagonista dai tratti “cristologici”, la realtà cruda e amara dei poveri che lottano contro i ricchi usurpatori, intenzionati a derubarli delle loro terre, miniere di petrolio.Una denuncia sociale dai toni fiabeschi con Totò protagonista spinto verso il riscatto dei poveri, privi di diritti, sognando di potere essere felici in un regno “dove dire buon giorno vuol dire veramente buon giorno.” Originariamente pensato su misura per il principe de Curtis, il celebre Totò, il soggetto di questo romanzo è poi diventato sceneggiatura per il celebre film Miracolo a Milano, diretto da Vittorio De Sica nel 1951. Cesare Zavattini nasce a Luzzara (Reggio Emilia) nel 1902. Dottore in Giurisprudenza, nel 1923 entra come istitutore al Collegio Maria Luigia. Inizia a collaborare alla “Gazzetta di Parma” e vi rimane fino al 1929. In seguito lavora a Milano come editore e giornalista in Rizzoli e Mondadori. In questo periodo escono Parliamo tanto di me (Bompiani, 1931 e riproposto nella Biblioteca parmigiana del Novecento dalla MUP Editore), I poveri sono matti (Bompiani, 1937) Io sono il diavolo (Bompiani, 1941). Dal 1939 si trasferisce a Roma per lavorare come sceneggiatore. Con De Sica, Rossellini e altri importanti registi firma capolavori come Sciuscià, Umberto D., Ladri di biciclette, Miracolo a Milano, Il tetto, Bellissima. Tra le altre opere ricordiamo Ipocrita 1943 (Bompiani, 1955), Un paese, con le fotografie di Paul Strand (Einaudi, 1950), Straparole (Bompiani, 1967), Le voglie letterarie (Bompiani, 1974), Al macero (Einaudi, 1976), Cronache da Hollywood (Editori Riuniti, 1991). Dite la vostra (Guanda, 2002), ne raccoglie gli scritti giovanili. Muore a Roma nel 1989
creato: | mercoledì 25 novembre 2009 |
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modificato: | venerdì 19 marzo 2010 |