Carrello
non ci sono prodotti nel tuo carrello
libri
ROBERTO TASSI. COME UN EROE DI CONRAD
Il carteggio inedito che Francesco Arcangeli e Roberto Tassi- Disponibile
- €15,00
- € 14,25 (-5%)
- Compra
- Esaurito
- € 12,00
- Disponibile
- €16,00
- € 15,20 (-5%)
- Compra
RENATO SERRA. MIO CARISSIMO
Il carteggio tra Renato Serra e Luigi Ambrosini- Disponibile
- €15,00
- € 14,25 (-5%)
- Compra
FRAMMENTI CRITICI
Un'occasione per combrendere la figura di Frye e le sue argomentazioni critiche- Disponibile
- €14,00
- € 13,30 (-5%)
- Compra
ROBERTO LONGHI. GIUSEPPE PREZZOLINI. LETTERE 1909 - 1927
63 lettere inedite per conoscere il giovane Longhi
- 978-88-7847-342-3
- Roberto Longhi, Giuseppe Prezzolini
- Cristina Bandera, Elisabetta Fadda
- 2011
- 173
- Opere inedite di cultura
- Esaurito
- € 15,00
"Ogni aquila ha la sua cima". È con questo magistrale incipit che Cesare Garboli, riprendendo un verso di Simonide, introduce il carteggio tra Roberto Longhi e Bernard Berenson pubblicato da Adelphi nel 1993. E l'incipit ricordato potrebbe ancora valere, se non per introdurre, almeno per far da buon viatico a quest'altro carteggio (pressoché coevo al precedente e intercorso tra gli anni 1909 e 1927) tra lo stesso Longhi e Giuseppe Prezzolini. Si ha infatti a che fare anche in questa occasione con temperamenti di vaglia, con studiosi che alla severa disciplina culturale associano la capacità di voli verso alte cime letterarie. Longhi, studente diciannovenne presso la Facoltà di Lettere torinese, scrive nel maggio del 1909 a Prezzolini, direttore della "Voce", per proporsi come collaboratore alla rivista. Solo tre anni sarebbero trascorsi prima di poter registrare l'invio della prima missiva di Longhi a Berenson (settembre 1912), missiva che apre il richiamato carteggio tra i due grandi storici dell'arte che non solo è, come si è detto, pressoché coevo a quello che presentiamo, ma anche con esso si interseca attraverso il contenuto di alcune interessanti lettere che possiamo qui leggere. Inoltre, come nel caso precedente, un giovane Longhi ci appare ben agguerrito nel manifestare le proprie aspirazioni e indiscusse qualità culturali, associate alla volontà di porsi in quell'inizio di secolo come un profondo innovatore della critica d'arte. Quasi con insofferenza giuridica così, egli ancora studente universitario, il suo milieu: Dio, che muffa, che lezzo!" Con le sue sessantatre lettere, in gran parte inedite, il carteggio non solo risulta dunque un'importante vetrina per poter meglio conoscere il giovane Longhi (le cui missive sono all'incirca doppie di quelle del suo corrispondente) ma pure ci appare come una significativa occasione per aggiungere nuovi preziosi elementi ad un quadro storico che al debutto del Novecento risultava già attraversato, con il fiato delle avanguardie, da numerose e vitali istanze di rinnovamento.
creato: | martedì 17 maggio 2011 |
---|---|
modificato: | mercoledì 24 agosto 2011 |