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Gian Carlo Artoni
Gian Carlo Artoni (Parma 1923), avvocato per tradizione familiare (a lungo presidente dell’Ordine, ed ora presidente onorario), poeta per vocazione, è stato uno dei protagonisti dell’“Officina parmigiana”: allievo di Attilio Bertolucci, ha partecipato alle più significative imprese culturali del tempo, come “Il Raccoglitore” (1951-59) e “Palatina” (1957-65), e intrattenuto rapporti con i maggiori letterati italiani: Giuseppe De Robertis, Mario Luzi, Carlo Bo, Oreste Macrì, Pier Paolo Pasolini, Carlo Emilio Gadda, Vittorio Sereni, Beppe Fenoglio, Ardengo Soffici, Roberto Longhi, Anna Banti, Antonio Delfini, Mario Tobino…). Alla prematura scomparsa dell’amico fraterno Mario Colombi Guidotti, organizzò, dal 1955 al 1959, il premio a lui intitolato. L’uscita nel 1963, entro la prestigiosa collana dello “Specchio” (Mondadori), di Lo stesso dolore – terza raccolta poetica, dopo Poesie (1949) e La villa e altre poesie (1956) – segnò poi anche, di fatto, l’abbandono della poesia; abbandono che per mezzo secolo parve definitivo. A sorpresa invece, dopo l’edizione della sua omnia poetica – Lo stesso dolore e altre poesie nel tempo (1949-1966), Diabasis 2014 – Artoni ha inaugurato una nuova straordinaria stagione creativa, pubblicando, nel 2015, la raccolta Il serpente piumato, e nel 2016, La luna bianca (entrambe per Diabasis). Mentre è già in attesa di stampa (per l’editore Consulta) una terza raccolta (La fenice), esce ora presso MUP questa nuova raccolta “parallela”: L’ultima torpediniera.
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creato: | martedì 10 gennaio 2017 |
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modificato: | giovedì 16 febbraio 2017 |