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Don Ferruccio Botti

Don Ferruccio Botti, sacerdote e pastore d’anime parmigiano (Parma 18 gennaio 1905-Noceto 27 giugno 1983), dedicò la sua vita a studi improntati ad un unico, costante desiderio: quello di ricercare nel passato una chiave di lettura del presente. Ebbe un senso così acuto della profondità del tempo e dell’evoluzione storica da non ammettere anacronismi, ma soprattutto radicato in lui fu il concetto di tradizione, dei modi e dei comportamenti che si ripetono nel tempo tra gli uomini di una stessa terra: tradizione religiosa e morale innanzi tutto, ma anche tradizione architettonica ed artistica, letteraria in dialetto e in lingua, artigianale, contadina e persino sportiva, senza dimenticare gli aspetti gastronomici, che pubblicò con lo pseudonimo di Mastro Presciutto. Di Botti gastronomo è necessario sottolineare la solida base storica e culturale, ma soprattutto l’aver voluto collegare la cucina, nel suo più ampio signifi cato, ai prodotti territoriali, anticipando di almeno trenta e più anni il movimento della originalità, tipicità e qualità degli alimenti, quali condizioni di successo di una cucina.

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creato:lunedì 13 settembre 2010
modificato:giovedì 16 febbraio 2017