Silvio D’Arzo, pseudonimo più noto di Ezio Comparoni, nasce nel 1920 a Reggio Emilia, dove morirà prematuramente nel 1952. Figlio naturale vivrà sempre con la madre in modeste condizioni economiche. Quindicenne stampa un volume di versi e uno di racconti; è del ’42 la pubblicazione dell’unico volume in vita: il romanzo All’insegna del Buon Corsiero. Laureatosi in lettere nella Bologna di Longhi e Calcaterra, divide il suo tempo tra l’insegnamento e la scrittura. L’accavallarsi di trame, poesie e storie per ragazzi, che giungeranno al pubblico solo dopo la sua morte, sono l’esito di un incessante lavorio sulla pagina ispirato ad una idea assoluta di letteratura. “Lettore di provincia”, ama gli scrittori inglesi e americani a cui dedica saggi - preziosi i contributi sui venerati Stevenson, Conrad e James - apparsi in riviste come “Il Ponte”, “Palatina”e “Paragone”. Dall’alterna fortuna critica, D’Arzo è stato un autore di culto per lettori d’eccezione, da Montale a Bertolucci, da Pasolini a Tondelli. Nel 2003 MUP Editore ne ha pubblicato l’opera omnia in: Silvio D’Arzo, Opere, a cura di S. Costanzi, E. Orlandini, A. Sebastiani.