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libri

DUE RICOGNIZIONI IN ZONA DI CONFINE

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Il volume verte sul linguaggio della critica d’arte, cioè il tramite fondamentale fra letteratura e arti figurative. Il primo saggio, che si muove tra il Settecento di Lessing e Winckelmann, di Lanzi e Diderot e il Novecento, affronta alcuni aspetti della questione, quali scaturiscono soprattutto dall’opposizione fra la lingua, che si muove nel tempo, e l’ “astanza” dell’opera figurativa, la cui temporalità è semmai implicita. Vengono esemplificate le figure più tipiche della descrizione dell’opera (écfra- sis): sinestesia, elencazione e soprattutto analogia. Il secondo saggio verifica tali questioni su un capolavoro della critica moderna, il Viatico sopra cinque secoli di pittura veneziana di Roberto Longhi. Diderot e Baudelaire, grandi critici d’arte, sono già grandi scrittori, ma in Italia Vasari e Lanzi, A. Venturi e Longhi dovrebbero entrare, come purtroppo non è riconosciuto, nel canone della miglior prosa italiana.

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creato:lunedì 23 febbraio 2015
modificato:martedì 24 marzo 2015