Christian, Elia e Davide hanno tredici anni. Non hanno paura della morte. Strafottenti, enigmatici, ambigui, a volte cinici, ma al tempo stesso fragili, attraversano un quotidiano sfuocato e indifferente dove “si lasciano vivere” tra famiglia e scuola. Un giorno, vagabondando lungo le sponde di un lago, trovano un capanno abbandonato e ne fanno il loro rifugio segreto. Ma scoprono di non essere soli: sul lago abita un misterioso vecchio. Iniziano a spiarlo sempre più da vicino. Sullo sfondo di una natura epica dalle tinte crepuscolari i ragazzi ingaggiano con l’anziano uomo una lotta apparentemente senza motivo, fino a un piovoso pomeriggio d’inverno che cambierà per sempre le loro vite. Una favola dark sull’eterno irrisolto conflitto tra generazioni.

“La sceneggiatura vincitrice possiede una struttura robusta e un buon ritmo narrativo, con tante idee. La profondità dell’impianto narrativo e il talento nello sviluppo della trama ne fanno una lettura appassionante. E’ una favola nera, drammatica. Un racconto teso, con imprevedibili colpi di scena e ricco di immagini. E’ un soggetto già destinato a diventare un film emozionante” – ha sostenuto il regista Giuliano Montaldo, uno dei giurati del Premio.

A selezionare l’opera Giorni d’inverno è stata una prestigiosa giuria presieduta da Irene Pivetti e da Anna Malerba e composta da: Irene Bignardi, scrittrice e critica letteraria e cinematografica, il maestro Giuliano Montaldo, autore di film che hanno fatto la storia del cinema, il produttore Roberto Gambacorta, vincitore del David di Donatello 2011, l’attore Roberto Nobile, Ornella Scarpellini, della Direzione Generale Promozione Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri, Michele Guerra, docente di cinema presso l’Università degli Studi di Parma, Mauro Francesco Minervino, scrittore e giornalista e la Prof. Teresa Miodini dell’Istituto d’Arte Toschi di Parma.