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LA GALLERIA DELLE ARTI DELL'ACCADEMIA DI PARMA
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Catalogo dei quadri di Ubaldo Bertoli sulla Resistenza- € 15,00
IGINO GATTI (1891-1976) PITTORE
Retrospettiva antologica
- 9788878475052
- Stefania Provinciali
- Marzio Dall'Acqua, Stefania Provinciali
- 2016
- 112
- Disponibile
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Proprio quarant’anni orsono, in un giorno di inizio primavera come questi, Igino Gatti appoggiò per sempre e repentinamente la tavolozza: caleidoscopica amica di una vita. Da quei giorni fino ad oggi poche, troppo poche sue esposizioni si sono succedute. Ricordo con orgoglio e ormai sedimentata malinconia, quando una quindicina di anni fa, curata da Francesco Barocelli, si tenne la sua prima monografica in Noceto, proprio presso la mia Galleria. Quella mostra fu uno dei pochi squarci che si aprivano a fatica sull’opera di questo straordinario e “dimenticato” artista. Fu tuttavia uno squillo che risuonò nella passione del nostro collezionismo. Piano piano si creò un interesse fino allora molto selettivo, quasi familiare intorno alle tele ed alle tavole di Igino.
Oggi i suoi dipinti stanno entrando nella linfa di passione che anima e nutre chi si “ciba” d’arte, della nostra arte. Certo, è ormai conosciuto a memoria nella nostra Provincia. Tuttavia è collezionato in Francia, in Germania, in Ungheria, spesso da persone che non hanno mai sentito parlare di Igino; ma che sono rimaste affascinate dai suoi colori e da quello che i suoi colori evocano e trasmettono in modo totale.
Questa mostra che definirei quindi “evocativa”, raccoglie una piccola parte della sua vasta produzione (oltre mille opere, di cui quasi la metà conosciute), coprendo un arco temporale di una cinquantina di anni. Dal suo iconico e “provocatorio” Autoritratto del 1926 fino all’intrigante recto-verso I miei compagni di prigionia del 1970 tutte le opere, escluse pochissime, sono inedite. Ciò mi auguro aumenti il piacere di chi visita questo “omaggio dovuto” nei confronti di Igino. Io non l’ho mai conosciuto personalmente (purtroppo); ma osservando e lasciandoci attrarre dalle sue opere: i suoi colori quasi impossibili, i suoi soggetti testimoni di luoghi e cose vissute anche nell’intimo, lasciandoci attrarre quindi lentamente, riusciamo a cogliere attimi e ricordi sopiti dentro di noi, dentro la nostra anima. Tutto questo come se lui stesso ce lo volesse spiegare…
dalla prefazione di Tommaso Tomasi
creato: | giovedì 28 aprile 2016 |
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modificato: | giovedì 28 aprile 2016 |