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ACCADEMICI AL TOSCHI
La collezione dei dipinti ottocenteschi
- 9788878474994
- 2016
- 144
- Quaderni del Liceo
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- €15,00
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Le iscrizioni rimaste sulla facciata dell’Istituto testimoniano le diverse fasi della nostra storia e ci rammentano di averne memoria, di aver cura della eredità ricevuta come bene comune dell’intera città. In questa prospettiva nasce il progetto di catalogare scientificamente il patrimonio artistico conservato presso il Liceo Toschi, a partire dalla raccolta dei dipinti ottocenteschi. La pubblicazione di questo volume rappresenta l’esito felice di una condivisione d’interessi tra docenti interni e professionisti esterni e viene a coronare un lavoro comune che trova il suo fondamento nella visione della scuola come centro di ricerca, un luogo in cui si crea un circolo virtuoso fra la trasmissione e la rielaborazione del sapere.
L’esigenza di ricostruire storicamente la formazione della raccolta dei dipinti esposti negli ambienti del Liceo Toschi era sentita da tutti i docenti, in particolare da quel nucleo cresciuto attorno all’indirizzo Rilievo e catalogazione dei beni culturali: a questa ricostruzione è dedicato il saggio di Rossella Cattani che mette ordine nei passaggi e nei rapporti tra Accademia, Istituto e Galleria (cui allude il titolo). Il cuore del volume però è rappresentato dal catalogo delle opere, sempre risultato delle ricerche di Rossella Cattani, dotato di ricchissime schede nelle quali, oltre all’analisi dei dipinti, se ne ricostruisce il percorso conservativo e si perviene ad alcune interessanti scoperte e nuove attribuzioni. La maggiore delle quali è sicuramente l’attribuzione confermata ad Emilio Scherer (Emilio, non Giorgio) della Giovinetta dopo il ballo, una delle opere più note dell’Ottocento parmense, la cui immagine è riprodotta in copertina. Alla biografia di Emilio Scherer è dedicato il saggio di Isabella Leoni che riscopre una figura interessante di pittore, destinato a trovare fortuna lontano dalla natia Parma, un artista meritevole di approfondimento, peraltro già in cantiere. A fianco della ricerca qui pubblicata è giunto a termine e viene presentato il restauro del dipinto di Emilio Scherer, condotto da Francesca De Vita che nel suo saggio ripercorre i passaggi fondamentali dell’intervento. La cura delle immagini, essenziali in ogni libro d’arte, è affidata a Nunzio Garulli che ha ideato anche il progetto grafico del libro. Il fatto poi che Marzio Dall’Acqua lo abbia accolto nelle edizioni MUP rivela come questo studio possa interessare tutta la città a cui viene restituito un piccolo patrimonio. Il lavoro è nato nell’ambito della collaborazione con l’allora Soprintendenza ai Beni artistici, storici e etnoantropologici di Parma che voglio qui ringraziare pubblicamente. Lo stesso riconoscimento vale per le ricerche condotte da Rossella Cattani e Isabella Leoni che sono state rese possibili dagli amici dell’Accademia Nazionale di Belle Arti di Parma.
L’apertura della collana “Quaderni del Liceo” presso il MUP rappresenta il modo più degno per preparare il prossimo 140° anniversario “a schola condita” (1877-2017) e il Liceo ha promosso altre iniziative che ne vogliono ribadire il profilo di scuola-museo: oltre al restauro dell’opera di Emilio Scherer, anche il riordino dell’archivio e la installazione di nuove didascalie a fianco di tutte le opere esposte, in modo da consentire al visitatore di muoversi come in una galleria. Di tutte le opere qui conservate, sottolineo, poiché oltre ai dipinti custodiamo ampie raccolte di gessi e statue, disegni di architettura e incisioni che datano a partire dal Settecento e meritano di esser conosciute. Basti pensare che il marmo dell’Ercole Farnese di Boudard è stato esposto di recente a Venezia nella mostra Portable classics, promossa dalla Fondazione Prada che lo aveva richiesto e lo ha scelto come immagine di retrocopertina del catalogo. Pubblicare una guida ragionata di tutte le opere conservate, divise per generi, è il sogno manifesto al quale stiamo lavorando.
Roberto Pettenati
creato: | martedì 19 gennaio 2016 |
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modificato: | martedì 19 gennaio 2016 |